L'effetto Zeigarnik
La "Teoria dei cerchi aperti" è una nozione psicologica anche conosciuta come effetto Zeigarnik, che descrive il modo in cui la mente umana tende a mantenere attivi i ricordi e l’attenzione su compiti o attività iniziate ma non completate, creando una sorta di tensione interna fino alla loro chiusura.
Questo effetto spiega perché spesso non riusciamo a rilassarci completamente o a distogliere il pensiero da qualcosa che abbiamo lasciato in sospeso, sentendo una sorta di incompiutezza mentale.
La psicologa lituana Bluma Zeigarnik fu la prima a studiare questo fenomeno, osservando che i camerieri di un ristorante ricordavano meglio le ordinazioni non ancora evase rispetto a quelle concluse. In esperimenti successivi, le persone dimostravano una maggiore memoria e attenzione verso esercizi o compiti non terminati, a dimostrazione della spinta naturale della mente a voler "chiudere i cerchi aperti" per raggiungere una condizione di equilibrio cognitivo ed emotivo.
Dal punto di vista pratico, la teoria dei cerchi aperti ha implicazioni importanti nella gestione dello stress e nella motivazione personale.
La sensazione di incompiutezza generata dai compiti lasciati a metà produce una forma di ansia che spinge le persone a completare quanto iniziato per liberare la mente e ridurre la tensione.
Per questo motivo, è consigliato evitare di accumulare attività incompiute, perché mantengono la mente in uno stato di attivazione permanente, ostacolando la concentrazione e il rilassamento.
Questa dinamica può essere anche usata a proprio vantaggio: consapevoli che la mente spinge a completare ciò che è rimasto sospeso, si può usare questa spinta per contrastare la procrastinazione, iniziando subito a chiudere i compiti aperti invece di rimandare. In questo senso, la teoria dei cerchi aperti diventa uno strumento motivazionale per migliorare la produttività personale e la qualità del proprio equilibrio psicofisico.
Per riassumere, i punti chiave della teoria dei cerchi aperti sono:
  • La mente tende a mantenere attivo il ricordo e la tensione su compiti incompleti.
  • Questa spinta nasce da una necessità intrinseca di chiudere mentalmente ciò che è stato iniziato.
  • I compiti incompleti generano stress e ansia finché non vengono portati a termine.
  • Chiudere i cerchi aperti permette di liberare la mente e migliorare il benessere psicologico.
  • La consapevolezza di questo meccanismo può essere usata per combattere la procrastinazione e aumentare la produttività.
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Carlotta Bassi
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